LETTERA DAL DOTT. SPAGNOLLI APPELLO FARMACI


Carissimi Amici,

vi sono tanto grato e sono commosso nel ricordare la vostra magnifica risposta all’appello che feci l’anno scorso al fine di raccogliere fondi per l’acquisto di farmaci per l’Ospedale Luisa Guidotti di Mutoko ed il Centro G. Spagnolli di Harare dove i nostri Programmi di cura antiretrovirale contro l’AIDS si stanno di anno in anno ampliando.

Dal 2002 ad oggi siamo arrivati ad avere in Terapia 1844 Malati di HIV-AIDS, la maggior parte Donne e Bambini, nel quadro della Campagna prioritaria: “Salvando una Mamma si salvano 10 Bambini”.

La Terapia include, da due anni in qua, un massiccio e costante rifornimento di alimenti ad alto valore nutritivo, indispensabili per assicurare una Terapia efficace dato lo stato di denutrizione-malnutrizione della popolazione zimbabweana.

Anche questi aiuti provengono da tanti Amici in Italia e all’Estero!

Purtroppo, dall’ultima mia lettera, la situazione dello Zimbabwe si e’ aggravata oltre misura, siamo ormai in piena Catastrofe sociale e sanitaria. Manca quasi del tutto il cibo (5 milioni di persone su 9 rimaste nel Paese dipendono esclusivamente dagli aiuti internazionali per mangiare), mancano i medicinali in tutti gli Ospedali governativi e in molti di quelli religiosi, i Servizi Ospedalieri governativi sono scarsissimi di Personale, fuggito all’estero per sopravvivere. E’ ormai comune, nelle città, che durante le soste il mio furgone con la Croce Rossa bene in vista sia avvicinato da Malati disperati con prescrizioni mediche in mano, impossibilitati a trovare le medicine di base (antibiotici, analgesici) negli Ospedali che li dimettono senza cure, senza speranza di acquistarle nelle Farmacie private dove una settimana di Amoxicillina-Ibuprofene costa 100 volte il salario mensile di un’ Infermiera Professionale....Non si erano mai viste scene del genere in Zimbabwe, anche l’Arcivescovo di Harare con cui ho parlato a lungo della situazione pochi giorni fa mi ha confermato che la gente e’ ormai disperata, impaurita, rassegnata a morire se qualcuno da fuori non la aiuta!

Piu’ di 3 milioni di cittadini sono fuggiti all’estero per trovare lavoro o sfuggire alla fame e alle persecuzioni politiche, e cercar di mantenere in vita i familiari quaggiù con le loro rimesse. Di conseguenza il Paese e’ ormai privo di Classe media e di quasi tutti i Quadri Professionali. Il denaro non vale più nulla: per pagare in contanti ci vogliono valige di banconote, nelle Banche non c’e’ contante ed il mercato nero della valuta estera è diventato una delle piaghe peggiori, per non parlare del cibo e del carburante: tutti proventi di ricchezza illegale per la ristretta Elite dominante.

Senza esagerare, abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi la Parabola di Lazzaro e del Ricco Epulone. Da una parte, neanche un pasto al giorno; dall’altra, automobili di lusso e nuove ville faraoniche, ostentate come simbolo di potere e stato sociale!

6000 famiglie potentissime dissanguano e affamano il Paese.

Con lo stipendio di un’Infermiera Professionale ormai non si compra più neanche una forma di pane..... La disoccupazione è salita sopra l’80% e l’inflazione ha raggiunto il record mondiale del 40 milioni % e continua a salire.....inimmaginabile, se non si ricordano gli esempi della Repubblica di Weimar e della Guerra nell’ex Jugoslavia negli anni ’90...... L’occupazione violenta delle terre coltivate e la corruzione ad essa collegata hanno azzerato la produzione agricola e zootecnica di un Paese autosufficiente ed esportatore fino a 8 anni fa, nessuno produce più nulla ed i negozi sono vuoti. La recente violenza preelettorale di Stato ha causato enormi sofferenze: centinaia di morti, migliaia di dispersi, 200.000 persone costrette a fuggire di casa, ora nascoste presso parenti nelle città del loro stesso Paese: rifugiati interni che le Agenzie UN non riconoscono e quindi non aiutano.

Quasi nessuno lavora più perchè lo stipendio mensile copre soltanto il costo per un giorno del trasporto con mezzi pubblici da casa a centro città!

Anche noi dobbiamo soccorrere le nostre Infermiere e il nostro Staff, e persino i nostri Malati, pagando loro sia i costi di trasporto per lavoro, famiglia e controlli medici, sia le tasse scolastiche per i loro figli, che altrimenti vengono espulsi senza misericordia dalle Scuole.

5 milioni di persone su un totale di 9 rimaste nel Paese sono affamate (meno di un pasto al giorno), l’epidemia di HIV-AIDS e la denutrizione-malnutrizione hanno fatto scendere l’aspettativa di vita a 36 anni per gli uomini e a 32 per le donne (da 62 e 58 solo dieci anni fa)

Mai viste negli ultimi 50 anni, sono ricomparse negli Ospedali piaghe storiche come il kwashiorkhor (denutrizione proteica) e la cachessia (denutrizione totale), soprattutto nei bambini e nei malati di AIDS.

In questo panorama disperato, grazie al vostro aiuto, noi, medici missionari, possiamo essere per migliaia di persone il segno della fratellanza e la luce della speranza in attesa che tempi migliori possano venire anche per questo Paese. La carenza di strutture sanitarie e di farmaci e la magnitudine dei bisogni ci hanno indotto, nostro malgrado, a dare priorità nel trattamento alle Mamme ed ai Bambini ammalati di AIDS conclamato e quindi destinati a morte certa.

Quando una Mamma malata di HIV-AIDS muore, la maggior parte dei dieci Bambini in media da essa dipendenti andrà incontro a malattie, maltrattamenti, abbandono, abuso sessuale e morte: da qui l’assoluta priorità di curare e aiutare economicamente le Donne.

Non mi stancherò mai infatti di ripetere che la Donna africana, come novello Sisifo, porta sulle sue spalle gran parte del peso e della sofferenza di questo Continente alla deriva!

La Donna e’ la colonna portante della Famiglia e della Società africana!

Salvando una Mamma si salvano assieme a lei 10 o più bambini sia suoi che affidati a lei da fratelli o sorelle già morti per AIDS.

E’ risaputo che il virus HIV agisce in maniera drastica sul sistema immunitario abbassandone le difese. Proprio per questo il malato è più esposto a numerose malattie opportunistiche (quali: la polmonite da Pneumocistis carinii, la Meningoencefalite da Criptococco, la TBC, i Linfomi e il Sarcoma di Kaposi, le Neuropatie periferiche e l’Encefalite virale, le Diarree croniche da Criptosporidium, la Candidiasi disseminata, le Dermatofitosi, le Micosi disseminate, le Infezioni opportunistiche in genere, ), che devono essere necessariamente curate prima e durante la somministrazione della Terapia Antiretrovirale. Solo in questo modo essa può essere veramente efficace. Proprio per offrire ai nostri pazienti questo “antidoto contro la morte certa”, le nostre Associazioni Lifeline Dolomites e Associazione Amici sen. G. Spagnolli, di cui sono socio fondatore e fiduciario in Zimbabwe, inviano regolarmente tramite container i farmaci che ricevono in donazione o acquistano con le vostre offerte e con i mezzi di cui dispongono.

Donare un farmaco a chi né è privo è un grande gesto d’amore che lenisce la sofferenza e può salvare la vita a tante Mamme, Bambini e Malati dello Zimbabwe, arricchendo di certo la nostra vita di umanità e gioia.....

Continuiamo, TUTTI INSIEME, a diffondere gioia, speranza ed amore!

Con profonda gratitudine, vi abbraccio e auguro ogni bene a voi e alle vostre Famiglie

dott. .Carlo Spagnolli

 


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